Don Santo Scopelliti, posò la prima pietra

Chiesa_campo_piale

Nel corso degli anni la piccola chiesa venne sottoposta a diversi interventi.

Poco dopo l’inaugurazione venne ampliata col coro e con la sacrestia. Il restyling degli anni ’80 si soffermò sugli esterni, con un tetto spiovente in lamiera e con la facciata dipinta.

Il tetto, nel 1996, venne dotato di tegole. Nella stessa ristrutturazione l’interno venne curato e dotato del controsoffitto in legno, della zoccolatura in pietra e del pavimento in cotto.

I successivi lavori del 2002 ampliarono la sacrestia, dotandola di un bagno interno e di una stanzetta. Infine, nel 2013, la famiglia del migrante defunto Antonio Lofaro ha donato in sua memoria le preziose vetrate raffiguranti diversi santi.

L’idea di una chiesa nella frazione di Campo Piale (ai tempi popolosa e abbastanza isolata, a causa dell’assenza di infrastrutture di collegamento verso il centro) venne a un giovane e sfortunato sacerdote, originario proprio della piccola comunità: don Santo Scopelliti.

Fu proprio lui a posare la prima pietra, sul terreno generosamente donato dalla famiglia Calabrò, emigrata nel Nuovo Continente, seguendo il progetto dell’ingegnere Vincenzo Crea e realizzato dalla dittà Pratticò, che fornì gratuitamente i materiali, con lo straordinario contributo della popolazione locale.

Don Santo Scopelliti, purtroppo, morì nel 1954, due anni prima di poter vedere la chiesa completata e inaugurata dall’allora Monsignor Giovanni Ferro.